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giovedì 11 marzo 2010
Noviziato Sarmeola 1... una route indimenticabile!
"Come nostro primo campo invernale è stato una bomba!!
un concentrato di cammino, sorrisi, viste spettacolari, atmosfera notturna di una grotta, ... 3 giorni indimenticabili!
Partiti domenica 27 dicembre con 3 tende, una chitarra e tanta voglia di avventura!
Arrivati in treno a Trieste abbiamo visitato la sinagoga della città , percorso un tratto col tram e poi iniziato a camminare, lungo il sentiero napoleonico accompagnati da quel venticello fresco che qui chiamano bora: alla nostra destra le montagne a sinistra il golfo di Trieste. Destinazione: grotta dell'Orso passando per Prosecco e Campo sacro per giungere a Gabrovizza.
Il percorso è stato più lungo del previsto a causa di piccoli sbagli di strada, infatti quando arriviamo è già buio! Senza l'aiuto di Lucio probabilmente la grotta non l'avremmo mai trovata!
Notte insolita ed entusiasmante: lasciamo il cielo stella to che ci ha illuminati durante la cena e ci diamo a balli e canti attorno al caldo fuoco che abbiamo acceso in grotta, dove la temperatura è decisamente più mite rispetto all'esterno, nonostante un po' di umidità.
Il secondo giorno volevamo raggiungere una seconda grotta nei pressi di Basovizza dove passare la notte ma il cammino, più lungo del previsto, ci ha stancati pertanto pensavamo di ovviare fermandoci a dormire in una canonica lì nel paesino. Il parroco purtroppo non aveva possibilità di ospitarci pertanto, dopo un'interessante visita alle foibe, essendo giunto l'imbrunire, abbiamo preso l'autobus alla volta di Trieste dove, grazie all' "intercessione" di Lucio, siamo stati calorosamente accolti nel patronato di San Luca nella zona dell'ospedale Cattinara. Bisogna ammetterlo, dopo una giornata di cammino ci ha fatto piacere un posto caldo dove passare la notte, anche perchè questa era la prima volta per noi in cui camminavamo tanto con zaini molto pesanti sulle spalle.
La mattina seguente, 29 dicembre, scesi a piedi in città siamo stati accolti da una pioggerella che ci ha accompagnati fino alla Risiera di San Sabba, ultima tappa a conclusione del percorso di spunti di riflessione sul valore della vita, di qualunque etnia e religione, che i nostri capi ci hanno proposto unendolo alla nostra richiesta di scoprire le altre religioni, in particolare l'ebraismo. In Risiera abbiamo vissuto momenti, di spiegazione e di silenzi, che ci hanno colpiti pienamente e ci hanno fatto riflettere.
L'avvicinamento alla stazione per tornare a casa ci ha permesso di osservare alcuni scorci della città di Trieste che ci hanno fatto venire voglia di tornare per scoprire più in profondità questa affascinante terra di confine!
Sono stati tre giorni indimenticabili, un'esperienza fantastica: strada, fatica, riflessioni, sorrisi, canzoni... momenti per crescere e imparare a superare imprevisti e difficoltà.
Grazie Lucio per il tuo punto d'appoggio, grazie alle persone che abbiamo incontrato, GRAZIE a tutti noi!"
lunedì 1 marzo 2010
Un po' di storia
Tergeste (Trieste) è una colonia romana fondata nel II secolo a.C. sul sito di un preesistente castelliere. Attaccata dagli Istri, contro i quali fu inviata una legione da Cesare, fu più tardi fortificata da Ottaviano (
Durante il IX secolo la formazione di grandi compagnie di navigazione (Llyd triestino), di assicurazione (Assicurazioni Genarali) e di nuove industrie, la città ebbe un notevole sviluppo economico. Dopo alcune autonomie ottenute nel 1839 e un nuovo statuto municipale nel 1850, Trieste formò dal 1869 provincia a sé. Dal 1866 fu centro dell’irredentismo italiano, accentuandosi dopo il sacrificio di Guglielmo Oberdan (1822). La città, finalmente unita all’Italia al termine del primo conflitto mondiale (3 novembre 1918, ingresso dei bersaglieri sbarcati da unità italiane), fu presidiata dalle armate hitleriane subito dopo l’8 settembre 1943 e insieme col resto della Venezia Giulia e parte del Friuli formò la “zona d’operazione del litorale adriatico” (Adriatisches Kustenland).