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lunedì 19 luglio 2010

Lavori in corso!

Cari visitatori,
il blog è provvisorio, quindi potrete trovare errori o inesattezze. A livello di Zona stiamo lavorando al progetto TriEst, per supportare i clan e i noviziati che vogliono venire in route nei nostri territori. Ci vorrà ancora un po' di tempo per definire il tutto. Abbiate pazienza! Nel frattempo possiamo assistervi tramite mail... Sicuramente ci sarà un clan di Mantova che verrà a camminare nel nostro Carso e forse anche un gruppo di Pordenone!!!
In attesa del lancio del nuovo progetto potete contattare Paolo, Incaricato alla Branca Rs di Zona, a questo indirizzo: p.altin(at)tin.it.

La cartografia


Cliccando questo link, cartografia e fotogrammi: ricerca geografica webgis
http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/AT9/link/cartografia_e_fotogrammix_ricerca_geografica_webgis
trovi la possibilità di vedere i quadri d'unione delle carte regionali fvg,

mentre in questo
http://www.irdat.regione.fvg.it/Consultatore/cartografia/CartaTecnica/
devi inserire nella finestra i codici-se guardi le carte in scala 1:5000- o le denominazione delle carte-se guardi quelle in scala 1:25000.

Per comodità, le denominazioni di quelle 1:25000 sono: DUINO, AURISINA, TRIESTE, SAN DORLIGO DELLA VALLE, SANTA BARBARA, CARESANA.
Con queste puoi vedere il percorso abbastanza specificatamente; se vuoi entrare più nel dettaglio, vai alle altre.

Il consiglio è quello di acquistare anche la cartina della Tabacco del Carso triestino che è la numero 047, molto ben fatta. Prezzo circa 7 euro.

Il nostro Carso

Il percorso che vogliamo proporvi si effettua sul Carso. Il Carso è una zona che si estende tra Friuli Venezia-Giulia e Slovenia. Esso si è creato con il fenomeno del carsismo, cioè insieme dei fenomeni causati dalla dissoluzione chimica di rocce calcaree e gessose a opera di acque rese acidule dalla presenza di anidride carbonica. Le rocce calcaree, per esempio, sono costituite soprattutto da carbonato di calcio insolubile, ma queste sostanza, a contatto con l’acqua ricca di anidride carbonica, si trasforma in bicarbonato di calcio solubile. Se l’acqua piovana si infiltra nel sottosuolo può scavare in questo modo ampie cavità sotterranee: grotte, pozzi e gallerie. In condizioni ambientali particolari avviene il processo inverso, ovvero la rideposizione del carbonato di calcio disciolto nell’acqua, con formazione di strutture particolari come stalattiti e le stalagmiti. In superficie le zone carsiche non presentano corsi d’acqua: le acque vengono infatti raccolte da depressioni a imbuto, chiamate doline.

La dolina si apre nel calcare del cretaceo superiore che si presenta notevolmente fratturato.

Al tramonto l’aria fredda scende nella dolina; durante la notte si accumula aria fredda dovuta all’ evaporazione dell’acqua imbevuta nel fondo.

All’alba il sole riscalda l’esterno della dolina, ma questa trovandosi ancora in ombra, mantiene la temperatura minima.

Nell’inverno sono state misurate differenze di temperatura tra l’orlo e il fondo della dolina di 15 gradi, alle prime ore del mattino.

In primavera e in estate l’aria della dolina subisce un continuo rimescolamento, per cui la differenza di temperatura tra l’esterno e l’interno è minima.

Il Carso triestino è un altipiano vasto ed elevato attraversato da antichi solchi del fiume Timavo e dei suoi affluenti e percorso da una serie di rilievi di altezza superiore ai 600 m. dai bordi ricoperti di flysch (formazione soprattutto detritica composta da calcari), che presso Trieste si allargano in ripiani e colline. La maggior altezza è raggiunta dal monte Concusso (667m.). Il Carso triestino che in inverno è spazzato dalla bora (la quale può raggiungere raffiche di oltre 130 Km/h), ha molte grotte: la cavità più profonda è l’abisso di Trebiciano (-329), mentre la più grande è la Grotta Gigante (la cui volta è alta 136m.)

E' per questa enorme presenza di grotte, che a Trieste esiste il più vecchio gruppo speleologico in Italia e tanti altri i quali possono illustrare, per chi lo desidera, come sono fatte e come si sono formate le nostre grotte.